Transgender, cosa significa questo termine: quando ha avuto origine, cosa descrive in particolare e qualche esempio d’uso.

Per indicare tutte le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere determinato alla nascita, si utilizza ormai da qualche anno un termine ombrello in grado di racchiudere ogni situazione, anche la più particolare o rara: transgender, in italiano a volte reso come transgenere.

Con questa parola si indicano tutti coloro che vivono o hanno vissuto cono caratteristiche che combinano sia quelle tipiche del genere maschile sia quelle del genere femminile senza alcuna identificazione in nessuno dei due, o anche le persone che si identificano in un genere differente da quello assegnato. Di fatto, il contrario del termine cisgender, che invece indica le persone la cui identità di genere corrisponde al sesso e al genere assegnato alla nascita.

  • Origine: Ventunesimo secolo.
  • Quando viene usato: per indicare persone che non si identificano nel genere o sesso assegnato.
  • Lingua: inglese, italiano.
  • Diffusione: internazionale.

Transgender: il significato e l’origine del termine

Come anticipato, il significato del termine transgender, sia nell’originale inglese che nella versione italiana, identifica tutte quelle persone che, per un motivo o per un altro, non riescono a identificarsi nel sesso o nel genere assegnato alla nascita, o vi riescono solo in parte. Esistono però delle variazioni. Nell’abbreviazione ‘trans’ viene ad esempio utilizzato come termine dispregiativo per indicare un individuo che non si esprime o non appare secondo le aspettative legate al proprio genere.

telo
bandiera transgender

All’interno della definizione rientrano anche le persone indicate a volte come transessuali. In questo caso il termine include però solo le persone che si identificano completamente nel sesso opposto e che cercano anche di modificare le proprie caratteristiche sessuali.

In linea di massima, soprattutto in lingua inglese, il termine viene utilizzato soprattutto come aggettivo, da abbinare quindi a un’altra parola (un uomo, una donna, una persona transgender), piuttosto che sostantivandolo (un transgender). Sia in inglese che in italiano il concetto stesso di transgenerismo non prevede invece anche un condizionamento obbligatorio dell’orientamento sessuale. Una persona trangender può, in altre parole, identificarsi sia come omosessuale che come etero sessuale, o anche bisessuale, asessuale o disinteressato a etichettare il proprio orientamento.

Esempi d’uso

Utilizzato spesso in maniera impropria anche dai media, come contestato in più occasioni dal movimento Lgbtqia+, il termine anche nella lingua italiana comune, e in particolare nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica, accademia e legale è sempre più diffuso come attributo, spesso in sostituzione del termine transessuale.

Anche in Italia, dunque, non è più corretto far riferimento a ‘un trangender‘ o ‘una transgender‘, ma sarà più corretto parlare di uomo, donna, individuo ‘trans‘. Parlando ad esempio di personaggi transgender come Elenoire Ferruzzi. Di seguito alcune frasi esemplari per poter familiarizzare con l’accezione corretta del termine:

– “Stop alle donne transgender nelle carceri femminili”;
– “Cos’è la giornata mondiale della memoria transgender?”;
– “Vaticano, sì al battesimo delle persone transgender”;
– “Donna transgender vince il concorso di bellezza”.

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ultimo aggiornamento: 13 Dicembre 2023 12:43


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